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Come scegliere il camino giusto

Ora che l’inverno si avvicina e le temperature si abbassano, è il momento giusto per pensare di accendere il camino. Nei mesi in cui è più freddo si ha sempre il desiderio di avere in casa propria un camino che possa non solo riscaldare, ma anche allietare l’atmosfera, con lo scoppiettare del fuoco di sottofondo.

Questo elemento d’arredo rimanda a scenari natalizi e confortevoli, dove tutta la famiglia si riunisce proprio attorno al camino per stare insieme, davanti a un bel focolare.

Ma come scegliere il camino giusto? Tra i tanti che vi sono in commercio è difficile prendere la decisione migliore e va valutato attentamente ogni pro e contro.

Vediamo tra quali camini è possibile orientarsi, per rendere la propria casa il ritrovo perfetto ed elegante che si desidera.

 

Camino, le principali opzioni

Prima di scegliere un camino per la propria casa, è bene capire per quale motivo lo si desideri. Alcuni, infatti, ne preferiscono la presenza anche solo per un motivo estetico, mentre altri per la sua funzione principale, vale a dire quella di riscaldare l’ambiente.

Nel caso si voglia un camino come elemento d’arredo, è una buona idea optare per modelli in vetro, che permettano una vista diretta sul fuoco. È possibile installarlo direttamente nel salotto, in modo che possa accompagnare le serate, soprattutto se vi sono ospiti. Oppure, anche solo per sedersi di fronte alla fiamma in bella vista.

Se invece si vuole installare un camino per la sua funzione pratica, le opzioni migliori sono il camino a legna o pellet, adatti allo scopo.

Capiamo come scegliere il camino migliore per la propria abitazione e gli scopi desiderati.

 

Camino a legna

Tra le opzioni più classiche ed eleganti per quanto riguarda il come scegliere il camino, vi è il camino a legna, il più tradizionale.

Va detto che il camino a legna richiede un certo impegno e manutenzione. Infatti, la legna deve essere ordinata, sistemata, che sia all’interno o all’esterno. Inoltre, vanno pulite le canne fumarie, in modo che non si ostruiscano, e può capitare che la fuliggine sporchi l’arredamento circostante, se troppo vicino. Inoltre, è ovvio che il fuoco vada acceso a mano.

Tuttavia, la bellezza del camino classico è intramontabile. L’odore della legna bruciata e il suono del fuoco che scoppietta non hanno alcun paragone. In alcuni casi, è possibile anche versare qualche goccia di olio essenziale sulla legna, per far sì che la casa profumi e per disperdere l’odore nell’ambiente. Rispetto a un camino elettrico il riscaldamento della stanza avviene in modo più lento, ma costante.

In particolare, si può utilizzare il camino a legna per riscaldare l’ambiente, ma anche per una serata in compagnia e per cucinare determinati tipi di alimenti. Un camino a legna è ideale se si ha uno spazio grande in cui inserirlo, come un ampio salone, in modo che abbia il suo spazio per spiccare e per compiere il proprio dovere.

È possibile optare per un camino a legna sia aperto che chiuso. La seconda scelta è ideale se si ha timore di scottarsi, o che qualche tizzone possa cadere sul pavimento o nei dintorni. Il vetro offre un’ottima protezione e anche una buona rendita rispetto a un camino aperto.

Nello scegliere un camino tradizionale, è importante la dimensione della canna fumaria. Inoltre, per legge è vietato l’uso di camini a legna aperti nei paesi che hanno un’altitudine inferiore ai 300 metri, per evitare inquinamento eccessivo.

Uno specialista del settore potrà rispondere a ogni dubbio e aiutare a capire se la propria casa è adatta a un camino di questo tipo.

 

Camino a bioetanolo

Tra le varie opzioni che il mercato fornisce, vi è quella del camino a bioetanolo. Quando si cerca di capire come scegliere il camino, questa risulta essere un’idea più che valida. Il camino a bioetanolo infatti non produce fumo che viene diretto all’esterno e, soprattutto, non necessita di una canna fumaria.

Il bioetanolo altro non è che un tipo di alcool etilico bio, vale a dire prodotto grazie alla fermentazione di cereali, colture, o prodotti agricoli. Poiché questo tipo di camino non necessita della canna fumaria, è facile inserirlo nel proprio arredamento senza per questo aver bisogno di grandi spazi.

Sono di grande impatto scenico e, allo stesso tempo, riscaldano, rendendoli quindi una soluzione di classe e pratica al tempo stesso. Grazie alle dimensioni modeste, possono essere inseriti anche su mobili.

Per quanto riguarda i costi, 1 litro di bioetanolo corrisponde sempre a un uso di circa 2 ore, anche se questo può cambiare a seconda dell’intensità della fiamma. In genere, 1 litro di bioetanolo può costare meno di 5 euro. A seconda di quanto si desidera utilizzarne, quindi, può risultare più o meno economico. La sua installazione si aggira attorno ai 2000 euro.

Poiché l’accensione non deriva dalla legna ma dal bioetanolo, al momento in cui questa avviene è bene arieggiare la stanza per eliminare i residui d’odore della sostanza. Per capire quanto può convenire un camino di questo tipo, è sempre bene rivolgersi a esperti, che sapranno soddisfare ogni curiosità riguardo costi e convenienza.

 

Camino elettrico

Quando si cerca di capire come scegliere il camino, è sempre necessario confrontarsi con gli spazi di cui si dispone e con l’arredamento già presente nella propria casa.

Se non si hanno spazi ampi, un camino elettrico è un’ottima soluzione, poiché non richiede l’utilizzo della canna fumaria. Il camino elettrico ha la stessa funzione di una stufa elettrica, ed è perfettamente in grado di aumentare la temperatura all’interno di una stanza.

Di norma, ogni camino elettrico è dotato di comandi per l’accensione e per regolare la temperatura, in modo che si possa raggiungere quella desiderata. Più è ampio lo spazio attorno più l’ambiente può impiegare tempo a riscaldarsi.

La fiamma di un camino elettrico non è realistica quanto quella di un camino a legna, per ovvi motivi, ma risulta comunque piacevole alla vista. Non può di certo sostituire un riscaldamento intero per la casa ma, per brevi periodi, o per una serata insieme, può essere l’ideale. A seconda del suo utilizzo i costi possono aumentare, in quanto collegato direttamente la corrente.

Non serve una manutenzione particolare, al di fuori della comune pulizia. In generale, un camino elettrico può arrivare a costare attorno ai 2000 euro. Davanti a dubbi e domande, è sempre bene chiedere consiglio a un esperto, che saprà fornire le soluzioni migliori per la propria casa.

 

Camino a pellet

Per chi non vuole rinunciare al camino classico, ma non ha lo spazio necessario per stipare il legno, esiste il camino a pellet. Il pellet altro non è che un tipo di combustibile completamente naturale che deriva dagli scarti del legno.

Il fatto che contenga poca umidità lo rende adatto al suo scopo, poiché brucia più a lungo della legna comune, riducendo i consumi e riscaldando al contempo la casa e la stanza in cui risiede il camino. Contrariamente al camino a legna, il camino a pellet può essere programmato per quanto riguarda l’accensione e lo spegnimento.

Un camino a pellet genera immediatamente calore e questo lo rende quindi un’ottima soluzione per la casa. Rispetto ad altri tipi di camino la sua manutenzione è più elaborata, in quanto il braciere necessita di essere pulito almeno ogni due giorni.

Nel capire come scegliere il camino giusto, ogni aspetto va valutato e preso in considerazione. Il camino, infatti, deve inserirsi bene nel contesto dell’arredamento della casa, in modo da diventare parte integrante dell’ambiente.

 

Camino a gas, pro e contro

Quando ci si guarda attorno per capire come scegliere il camino per la propria abitazione, si può incorrere anche nel camino a gas. Questo tipo di camino risulta immediato da usare e non necessita di una manutenzione eccessiva.

È presente una canna fumaria che, tuttavia, risulta di dimensioni ridotte rispetto a quella di un camino a legna. Inoltre, è possibile programmare la fiamma del camino attraverso un timer. La fuoriuscita del gas è sempre tenuta sotto controllo, in modo che il camino non risulti pericoloso, e per via della sua natura di combustibile può essere acceso in un istante.

Poiché brucia combustibile, tuttavia, è bene che almeno una volta l’anno un tecnico del settore si presenti per un controllo di manutenzione e per assicurarsi che non vi siano problematiche in corso.

Rispetto al camino a legna occupa uno spazio inferiore e, talvolta, è possibile eliminare la canna fumaria se, per esempio, si vive in un condominio. Tuttavia, non è possibile cuocere alimenti all’interno del camino come nel forno a legna.

 

Come scegliere il camino, conclusioni

Nel momento in cui ci si guarda attorno per capire come scegliere il camino giusto, è difficile trovare una soluzione univoca. Ogni camino può o meno adattarsi alla casa in cui si vive. Quando si deve prendere una decisione va tenuto conto della dimensione della stanza in cui si vorrebbe installare il camino e dell’arredamento della suddetta stanza. Inoltre, va valutato cosa si vuole ottenere dalla presenza del camino, se un fattore pratico o puramente estetico.

A seconda di quanto si desidera, è possibile parlare con esperti del settore, che sapranno fornire le soluzioni migliori per rendere la propria casa calda ed elegante, e ricreare un ambiente sofisticato e confortevole. Clicca qui e chiedi il consiglio dei nostri esperti.

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